L’iperidrosi è un disagio abbastanza frequente, che consiste in una iperattività delle ghiandole sudoripare.

In ambito scientifico il termine "iperidrosi" definisce una secrezione di sudore superiore ai 100 mg di sudore per cm2 al minuto. Nella pratica clinica la definizione è più soggettiva e implica un eccesso di sudorazione che provoca disagio e/o una serie di difficoltà nella vita quotidiana, superando la quantità di sudore necessaria all'organismo per mantenere la temperatura corporea costante. L’iperidrosi si accompagna a vistose macchie di bagnato sui vestiti ma anche ad odore pesante o molto sgradevole.

L’iperidrosi è quindi un disturbo che rende difficili le relazioni sociale, mette in imbarazzo le persone e può essere un possibile indizio di uno stato patologico.

Esistono due macro categorie di iperidrosi: si parla di iperidrosi primaria quando è determinata da un fenomeno idiopatico (di cui non si conoscono ancora le cause), si parla invece di iperidrosi secondaria quando le cause sono manifestazioni di un processo patologico come ipertiroidismo, malattie psichiatriche, obesità, terapia ormonale o alterazioni endocrine legate, per esempio, alla menopausa.

Qualsiasi siano le cause, l’iperidrosi causa imbarazzo e disagio ma risolvere questo problema è possibile.
Oggigiorno i trattamenti disponibili sono:

• Preparati anti sudorazione (antitraspiranti contenenti cloruro di alluminio o acido tannico)
• Iniezioni di tossina botulinica nelle regioni colpite (ascelle e mani); il trattamento viene eseguito ambulatorialmente e dura circa 1 ora
• Aspirazione delle ghiandole sudoripare nella zona ascellare, simile a una liposuzione; l’intervento viene eseguito ambulatorialmente e dura circa 1-2 ore
• Nel caso di iperidrosi palmare delle mani, è possibile eseguire una simpatectomia; l’intervento si esegue in anestesia generale e dura circa un’ora.

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